Hino Motors, parte del gruppo Toyota, è stata multata per aver presentato dati falsi sulle emissioni di CO2, con una sanzione totale di 1,6 miliardi di dollari.
Dettagli della sanzione a Hino Motors
Hino Motors ha accettato di pagare una sanzione totale di 1,6 miliardi di dollari a causa di dati falsi riguardanti le emissioni di CO2 . Questa multa è stata imposta dopo che l’azienda ha presentato informazioni ingannevoli alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) . La sanzione comprende:
- 236,5 milioni di dollari come penale civile per la California.
- 525 milioni di dollari come ulteriore penale civile.
- 521,7 milioni di dollari come multa penale.
- Altri costi correlati.
Hino Motors ha riconosciuto di aver fornito dati falsi su circa 105.000 motori diesel utilizzati su strada e 6.000 motori per uso non stradale. Inoltre, l’azienda procederà al richiamo di alcuni motori utilizzati nei camion prodotti tra il 2017 e il 2019 per garantire la conformità alle normative. Toyota, che ha acquisito una partecipazione di maggioranza in Hino Motors nel 2001 , è coinvolta in questa situazione a causa delle irregolarità riscontrate.


Le dichiarazioni del CEO di Hino Motors
Il CEO di Hino Motors, Satoshi Ogiso , ha dichiarato che la risoluzione della questione rappresenta un traguardo significativo per migliorare la cultura aziendale dell’azienda. Ha espresso un profondo scuse per i disagi causati a clienti e stakeholder, sottolineando l’importanza di affrontare le problematiche legate ai dati falsi. Ogiso ha affermato che, per prevenire il ripetersi di simili situazioni, Hino Motors ha implementato riforme aziendali su larga scala, che includono miglioramenti significativi nella cultura interna , nella supervisione e nelle pratiche di conformità .
Confronto con altri casi di frode nel settore automobilistico
La multa inflitta a Hino Motors è la più alta mai registrata negli Stati Uniti per frode sulle emissioni, superando quella inflitta a Volkswagen quasi un decennio fa. Questo caso di frode si inserisce in un contesto più ampio, in cui numerosi produttori di automobili sono stati scoperti a violare le normative sulle emissioni, sia negli Stati Uniti che all’estero. Di seguito alcuni esempi significativi di violazioni nel settore automobilistico:
- Stellantis ha subito più sanzioni per violazioni delle emissioni, in particolare per i marchi Ram e Jeep.
- Nel 2023, la Corea del Sud ha multato Mercedes e BMW per irregolarità nelle emissioni.
- Audi è stata oggetto di indagini per il suo coinvolgimento in uno scandalo sulle emissioni.
La risoluzione della questione Hino Motors, che deve ancora ricevere l’approvazione finale da parte di un giudice federale, arriva in un momento in cui Toyota ha già affrontato problemi con le certificazioni di sicurezza dei veicoli in Giappone, a seguito di irregolarità emerse in Daihatsu , un altro marchio del gruppo.
Implicazioni per Toyota e altre case automobilistiche
La sanzione inflitta a Hino Motors ha importanti implicazioni per Toyota e altre case automobilistiche. Questa multa, che ammonta a 1,6 miliardi di dollari , è la più alta negli Stati Uniti da quella inflitta a Volkswagen per frode sulle emissioni. La situazione di Hino Motors si inserisce in un contesto più ampio, in cui numerosi produttori di automobili sono stati coinvolti in irregolarità relative alle normative sulle emissioni, sia negli Stati Uniti che all’estero. In particolare, Toyota ha recentemente affrontato problemi con le certificazioni di sicurezza dei veicoli in Giappone, dopo che sono emerse irregolarità nei test di certificazione dei veicoli. Queste problematiche, iniziate con Daihatsu —un altro marchio del gruppo Toyota—hanno avuto ripercussioni su diversi modelli Toyota, portando a interruzioni temporanee della produzione.
La sanzione a Hino Motors potrebbe quindi influenzare la reputazione di Toyota e la sua posizione nel mercato, costringendo l’azienda a rivedere le proprie pratiche interne e a garantire una maggiore trasparenza e conformità alle normative vigenti.
Fonte: motor1