Il Gruppo VW ha superato il suo costoso scandalo Dieselgate, ma deve affrontare sfide per rispettare le normative sulle emissioni.
Le nuove normative sulle emissioni dell’UE
Il Gruppo Volkswagen si trova ad affrontare una sfida significativa per rispettare le nuove normative sulle emissioni dell’Unione Europea. A partire dal 2025 , l’UE prevede di ridurre i target di CO2 del 15% rispetto ai livelli del 2021 . Per ogni grammo di emissioni che supera la soglia stabilita, i produttori di automobili dovranno pagare una multa di 95 euro per ogni veicolo venduto. Sebbene questa cifra possa sembrare contenuta, per un gigante dell’automotive come Volkswagen, le sanzioni possono accumularsi rapidamente. Inoltre, le previsioni indicano che Volkswagen potrebbe dover affrontare una multa complessiva di circa 1,5 miliardi di euro per il superamento delle emissioni.
Questo importo, sebbene elevato, è ancora inferiore rispetto ai costi sostenuti durante lo scandalo Dieselgate , che ha comportato spese per 31,3 miliardi di euro entro il 2020 . Con l’obiettivo di evitare tali sanzioni, Volkswagen e i suoi marchi, come Skoda , Audi e Porsche , dovranno aumentare le vendite di ibridi plug-in e veicoli elettrici puri . Queste vendite aiuteranno a compensare le emissioni più elevate dei veicoli a combustione interna e a ridurre i numeri complessivi delle emissioni della flotta. Inoltre, le case automobilistiche potrebbero formare alleanze strategiche per rispettare i target di emissioni più severi. Ad esempio, marchi come Toyota , Stellantis , Ford , Mazda e Subaru stanno collaborando con Tesla , mentre Mercedes sta lavorando con Volvo e il suo marchio Polestar .
Anche se l’acquisto di crediti di emissione comporta costi, è probabile che queste aziende abbiano calcolato che sarà meno oneroso rispetto al pagamento delle multe.
Le stime di multa per Volkswagen
Il Gruppo Volkswagen si prepara a una multa di circa 1,5 miliardi di euro per il superamento delle emissioni . Questa stima è stata comunicata da Rolf Woller, responsabile del Gruppo Tesoreria e Relazioni con gli Investitori di Volkswagen, durante un incontro con gli analisti. La multa è il risultato delle nuove normative europee che impongono un costo di 95 euro per ogni grammo di CO2 emesso oltre il limite stabilito. Sebbene questa cifra possa sembrare contenuta, il costo si accumula rapidamente per ogni veicolo venduto, specialmente per un gigante dell’automotive come Volkswagen. In un contesto più ampio, le previsioni indicano che le multe per le case automobilistiche potrebbero superare i 10 miliardi di euro .
Questo scenario è stato avvertito anche da Luca de Meo, CEO di Renault, che ha messo in guardia sulle possibili sanzioni per le aziende operanti nell’UE, stimando che potrebbero arrivare fino a 15 miliardi di euro . Nonostante le pressioni delle case automobilistiche per allentare le severe normative sulle emissioni, l’Unione Europea ha mantenuto la sua posizione, rendendo la situazione ancora più critica per i produttori di veicoli.
Strategie per evitare le multe
Per evitare le multe colossali, il Gruppo Volkswagen e i suoi marchi, come Skoda , Audi e Porsche , devono adottare strategie efficaci. Ecco alcune delle principali azioni da intraprendere:
Aumento delle vendite di veicoli elettrici
- Incrementare le vendite di ibridi plug-in e, in particolare, di veicoli elettrici puri. Questo approccio aiuterà a compensare le emissioni più elevate delle auto a combustione interna e a ridurre i numeri di emissioni della flotta.
Formazione di alleanze
- Le case automobilistiche potrebbero formare alleanze con marchi più ecologici per rispettare i target di emissioni più severi imposti dall’Unione Europea. Questa strategia consentirebbe di condividere risorse e competenze per affrontare le sfide normative.
Considerazione di alternative nella produzione
- Alcuni produttori, come Stellantis, stanno valutando l’idea di ridurre la produzione di auto a benzina e diesel, un approccio che potrebbe rivelarsi utile per allinearsi con le normative future.
Adottando queste strategie, Volkswagen mira a mitigare l’impatto delle multe previste, che potrebbero ammontare a circa 1,5 miliardi di euro per il superamento delle emissioni.
Collaborazioni tra case automobilistiche
Le case automobilistiche potrebbero formare alleanze per rispettare i target di emissioni più severi. Secondo Automotive News , marchi come Toyota , Stellantis , Ford , Mazda e Subaru stanno collaborando con Tesla , mentre Mercedes ha stretto un accordo con Volvo e il suo marchio spin-off Polestar . Acquistare crediti di emissione comporterà comunque dei costi per queste case automobilistiche, ma è probabile che abbiano calcolato che sarà meno oneroso rispetto al pagamento delle multe. Si tratta di un gioco di numeri, e Tesla , con la sua gamma esclusivamente elettrica, è destinata a trarne il massimo vantaggio.
Previsioni sulle multe future
Le stime indicano che le multe per le case automobilistiche potrebbero superare i 10 miliardi di euro . L’amministratore delegato di Renault, Luca de Meo, ha avvertito che le case automobilistiche operanti nell’UE potrebbero affrontare sanzioni fino a 15 miliardi di euro . Tuttavia, Barclays Bank ha stimato che la penalità sarà inferiore a questa cifra, ma comunque superiore ai 10 miliardi di euro . Diverse case automobilistiche stanno esercitando pressioni sull’UE per allentare i requisiti di emissione severi previsti per il 2025 , ma finora senza successo.
Il futuro delle emissioni nell’UE
Entro il 2035 , l’Unione Europea prevede di vietare la vendita di auto che generano emissioni nocive . Questo rappresenta un passo significativo verso la mobilità sostenibile , poiché le case automobilistiche non potranno più commercializzare veicoli a combustione interna. Tuttavia, potrebbero esserci alcune eccezioni per i carburanti sintetici , anche se è difficile prevedere un’adozione significativa di queste tecnologie nei prossimi dieci anni. Inoltre, l’UE abbasserà nuovamente i target di emissioni di flotta per il periodo 2030-2034 , fino a raggiungere 0g/km per il 2035 e oltre. Questo significa che le case automobilistiche operanti nell’UE dovranno adattarsi rapidamente a queste normative sempre più severe per evitare sanzioni e garantire un futuro sostenibile per la mobilità.